Ricette

Negroni: ricetta, preparazione e storia del cocktail

Ricetta
3 cl | 1 oz  gin
3 cl | 1 oz bitter Campari
3 cl | 1 oz vermut rosso
Guarnizione: fettina d’arancia

Preparazione
Versare in un tumbler basso con ghiaccio tutti gli ingredienti. Mescolare e guarnire con una fetta d’arancia.
Se volete prepararlo in un modo più elegante potete versare tutti gli ingredienti nel mixing glass, precedentemente raffreddato. Aggiungere ghiaccio e mescolare per circa 10 secondi. Filtrare il contenuto del mixing glass con l’ausilio di uno strainer in un tumbler basso pieno di ghiaccio.
Se volete realizzare un Negroni in modo più scenografico e spettacolare potete utilizzare la tecnica throwing, una tecnica di miscelazione che da qualche anno a questa parte sta spopolando tra i barman in tutto il mondo.

Storia
Il cocktail Negroni è il cocktail aperitivo italiano più famoso al mondo e ha una storia bizzarra almeno quanto quella del suo inventore: il conte Camillo Negroni, giramondo, cowboy negli Stati Uniti, cavallerizzo e tiratore di scherma, scommettitore incallito e naturalmente gran bevitore. Fu così che tra il 1919 e il 1920 di ritorno da un viaggio oltremanica portò con se, una gran voglia di gin, che andò subito a cercare nel suo bar di fiducia, Caffè Casoni di via de’ Tornabuoni a Firenze. La leggenda narra che un giorno il conte Camillo Negroni che era solito bere il più classico dei Milano-Torino (vermut rosso, bitter Campari e seltz, più avanti rinominato Americano) si avvicinò al barman Fosco Scarselli e gli sussurrò qualcosa all’orecchio. Il barman si mise subito all’opera e quando terminò disse: “ecco il suo Americano, signor conte!”.
La scena si ripetè più volte e gli avventori incuriositi chiesero a Scarselli cosa mai avesse preparato di particolare, e quest’ultimo confessò di aver inserito una buona dose di gin.
Quello che ben presto divenne “il solito” per Camillo, per tutti gli altri divenne “un Americano alla maniera del conte Negroni”
Subito il drink acquisì importanza, e Scarselli utilizzò l’espediente di distinguerlo dall’Americano, nel quale inseriva solo mezza fetta di arancia, utilizzandone una fetta intera.
Nelle prime versioni del Negroni era ancora presente uno schizzo di soda, che fu eliminato solo successivamente.
Addirittura è probabile che la dose di gin fosse inferiore a quella odierna, e quella di vermouth superiore (Vintage Negroni: 3 cl gin, 2 cl Campari, 5 cl vermouth rosso).
Come ogni classico che si rispetti anche il Negroni può vantare innumerevoli variazioni sul tema: il Negrosky (con la vodka al posto del gin) e il Negroni “sbagliato” aperitivo creato nel Bar Basso di Milano negli anni Sessanta dal bartender Mirko Stocchetto. Nessuno sa se per errore o meno, Mirko sostituì il gin con lo spumante brut, realizzando così un cocktail più leggero rispetto al cugino fiorentino che subito riscosse molto successo.

Negroni“sbagliato”
3 cl | 1 oz bitter Campari
3 cl | 1 oz vermut rosso
Top spumante brut
Guarnizione: fettina d’arancia

Preparazione
Versare in un bicchiere basso con ghiaccio, 3 cl di bitter Campari e 3 cl di vermouth rosso ed una spruzzata di spumante brut. Mescolate e guarnite con una fetta d’arancia.

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