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L’alcol aiuta ad essere più creativi, lo dice la scienza

L’alcol aiuta ad essere più creativi? Sembra proprio di si! Provate a pensarci: Boudelaire, Hemingway, James Joyce, Jack Kerouac, Truman Capote, Edgar Allan Poe… Sono molti gli artisti che, nel corso della loro vita, si sono dedicati all’arte e all’alcol. Binomio inscindibile? Forse no, ma certamente un filo conduttore ci deve essere. Molto spesso gli artisti affermano che l’alcol sia stato in grado di potenziare la loro creatività, ma anche molte persone comuni sostengono di aver avuto le loro migliori idee proprio dopo un paio di cocktail.

“E’ ora di ubriacarsi! Per non essere gli schiavi martirizzati del Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare.”

 – Boudelaire –

Ora, dopo anni passati ad essere giudicati e ostracizzati, possono finalmente prendersi le rivincita. Uno studio da loro ragione dimostrando che un drink potrebbe rendere la vita più produttiva. A quanto pare, difronte ad un problema, si ‘ragiona’ meglio quando si è un po’ brilli. questo perchè si è in grado di fare in modo molto più veloce e fluido quelle associazioni di pensiero che consentono di trovare  soluzioni innovative e rivoluzionarie. 

Ok, è una capacità molto apprezzata da chi fa colloqui per le assunzioni ma ancora non mi sento di consigliarvi di andare ad un colloquio dopo due Spritz a colazione!

Quando si sente parlare di questi studi fantasiosi spesso gli si da poco credito. E’ anche vero che quasi sempre arrivano da piccolissime università sparse per il mondo, ma non è questo il caso!

Il professor Andrew Jarosz, del Dipartimento di Psicologia della Mississippi State University, ha illustrato la sua scoperta in una lunga intervista all’autorevole Harvard Business Review. Inoltre non si tratta di mera teoria ma è stato comprovato da un interessante esperimento scientifico.

Siamo in periodo di esami per la maturità e so quanti di voi li hanno odiati ma sono certa che, a questo esame, vi sareste sottoposti più che volentieri.

L’alcol aiuta ad essere più creativi, lo conferma un test

Ad un gruppo di studenti dell’ateneo statunitense è stato chiesto di bere cocktail con vodka e mirtilli fino al raggiungimento della soglia legale di alcol nel sangue. Poi è stato sottoposto loro un test di problem solving creativo.

A quanto sembra gli studenti un po’ brilli sono riusciti  rispondere a più domande dei loro colleghi sobri. Il test, denominato “Remote Associates Test” ha dimostrato quanto un po’ d’alcol in corpo aiuti a fare associazioni di pensiero innovative più velocemente che non in condizioni normali.

Come era prevedibile lo studio ha ricevuto non poche critiche. La principale è dovuta al fatto che il campione di studenti sottoposti al test era davvero esiguo (solo 20 studenti) e limitato a ragazzi maschi con meno di 30 anni.

Secondo Jarosz  però, si è perso il focus della questione. La sua non era una difesa dell’uso di alcolici ma la dimostrazione che la perdita di concentrazione, è di aiuto e non di ostacolo. Afferma infatti che:

“Amo le birre artigianali ma in genere non bevo sul posto di lavoro, e il mio obiettivo di ricerca non era l’alcol. Ero più interessato a indagare i modi per migliorare l’abilità di risoluzione dei problemi. Mi sono sempre chiesto che cosa induca le persone ad avere improvvisi lampi di intuizione. E il test mostra chel’alcol può essere un fattore, perché porta a rilassare la mente”

In sostanza? L’alcol aiuta ad essere più creativi! Non guidare o fare cose che richiedono la massima attenzione ma, se devi scrivere una canzone, comporre un poema o realizzare la signature della tua vita, potresti aiutarti con un paio di cocktail.

Sempre Jarosz, però, tiene a precisare che:

“Se hai bisogno di pensare fuori dagli schemi, qualche drink a pranzo potrebbe essere positivo”Attenzione, però, perché la correlazione fra alcol e problem solving con probabilità si annulla quando si passa da “brillo” a “ubriaco”

Font: Flairplusultra.com
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